Il processo di scrittura necessita di diverse componenti che includono uno sviluppo armonico del sistema nervoso centrale (in particolare struttura cerebrali: cervelletto, gangli della base e collegamento interemisferico), discreta e/o buona regolazione del tono muscolare, un buon sviluppo di competenze fonologiche, visuo-spaziali e visuo-percettive. La Grafomotricità corrisponde al corpo ed allo spazio vissuto nel quale il bambino passa dal corpo subito alla libertà motoria (Ajuriaguerra, 1974). E’ l’insieme delle attività attraverso cui si acquisiscono quelle competenze necessarie all’atto grafico. Abilità oculo-manuali, visuo-percettive, visuo-motorie e neuromotorie. Ma non sono le uniche: infatti, è importante acquisire una velocità di scrittura (competenza oggettiva), la leggibilità, direzionalità del gesto, grandezza e spaziature tra parole e lettere. Infine, regolazione tonica-muscolare, postura e sguardo.
“La traccia, prima espressione dell’Io corporeo nella sua realtà tonica e motoria, contiene due tipi di esperienze corporee, sensoriali e relazionali: La traccia è, innanzitutto, contatto e tatto e si esprime attraverso la macchia ed il punto. Essa costituisce la rappresentazione e l’espressione del vincolo materno, della fusione e dell’espressione corpo a corpo assimilata alla postura, tramite la funzione contenitiva corporeo-psichica materna. Ma la traccia è anche movimento, favorito inizialmente dall’abduzione, di origine assiale, verso l’esterno del corpo, dove si cerca di canalizzare la pulsione. La cinestesia grazie alla mobilizzazione dell’arto superiore nello spazio, proprio per il suo dinamismo intrinseco, permette la scoperta del mondo e la trasformazione graduale del legame corporeo in un legame simbolico nonché elaborazione della separazione materna” Boscaini F., 2008 E’ chiaro come l’intervento dello psicomotricista come mediatore corporeo e soprattutto come figura che vede il soggetto nella sua globalità, sia importante nello sviluppo della scrittura. I movimenti acquisiscono sempre più dal globale al fine, una propria forma, personalizzando rispetto al proprio Io il prodotto grafico. Il risultato è un apprendimento armonico delle competenze strutturali e superiori ed inoltre cognitive e frontali.